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Pensavo : oh sì, zia Habìba, anch’io sarò una maga.
Mi lascerò alle spalle questa vita stretta e codificata
che mi aspetta negli angusti vicoli della Medina
e contemplerò i sogni.
Scivolerò oltre l’adolescenza, tenendomi la fuga stretta al petto,
come le giovani europee stringono i loro partner nella danza.
Le voglio tenere care le parole
e coltivarle per illuminare
le notti scure, e per demolire
le mura e i cancelli degli gnomi.
Mi sembra tutto facile, a guardarvi,
zia Habìba, Shàma, sparire e comparire
tra le tende del fragile teatro,
fragili voi, nel cuore della notte, sulla terrazza lontana,
eppure così piene della vita, nutrici e custodi di meraviglie.
Diventerò una maga.
cesellerò parole
che danno corpo ai sogni,
e renderanno vane le frontiere.
…scivolo lentamente
trasportata dall'onda
so che ci sei
al di là dell'orizzonte
ascolto il canto di una balena
che mi guida sulla tua scia
la schiuma del mare
ha l'odore del tuo desiderio
il flusso delle tue carezze
inebria le mie voglie
la tempesta infuria
le tue braccia come funi
m'impediscono di naufragare
controlli la mia rotta
e mi porti in mezzo al mare
sono in balia del vento
sono in balia di te…
Il mare è lontano
Con il suo costante andirivieni
Di onde che fuggono via
E mentre vado a raggiungerlo
Nel lungo corso di questo cammino
Mi accontento delle stelle cadenti
Che passano e vanno
E in certe mattine d’estate
Quando il sole è oro e il cielo è blu
Alzo la testa e vedo il suo tumulto
Nelle nuvole bianche di schiuma
Il mare è vicino
Esploro l’indefinibile
Dubbi e promesse sono sentieri
Che si dissolvono all’orizzonte Mettero’ nella tua borsa un po’ di mare
un po’ d’infanzia sulle mie ciglia
e nelle nostre mani un disegno incerto
Non mancherà il sale
le conchiglie per ascoltare i sogni esitare
e una nuvola da intrecciare nei capelli
Ci saranno le stelle
forse un po’ ingombranti
E un romanzo senza titolo
con la trama color terra del fuoco
Potrai maledire i miei silenzi
dirmi quello non so’ dirti
si può fuggire dal paradiso
senza commettere peccato
Non ci saranno occhi di bambini
dove cercare le tue illusioni smarrite
ma solo l’eco di scommesse passate
perse nelle grida di un gabbiano
Che traccia quella del domani
E ringrazio il cielo
Esploro l’indefinibile
Dubbi e promesse sono sentieri
Che si dissolvono all’orizzonte Mettero’ nella tua borsa un po’ di mare
un po’ d’infanzia sulle mie ciglia
e nelle nostre mani un disegno incerto
Non mancherà il sale
le conchiglie per ascoltare i sogni esitare
e una nuvola da intrecciare nei capelli
Ci saranno le stelle
forse un po’ ingombranti
E un romanzo senza titolo
con la trama color terra del fuoco
Potrai maledire i miei silenzi
dirmi quello non so’ dirti
si può fuggire dal paradiso
senza commettere peccato
Non ci saranno occhi di bambini
dove cercare le tue illusioni smarrite
ma solo l’eco di scommesse passate
perse nelle grida di un gabbiano
Che traccia quella del domani
E ringrazio il cielo

L’odore di una notte smarrita
Proiettata in un momento senza fine
Profumo del mare sulla pelle che brucia
Al ritmo della risacca i cuori battono
Sotto il cielo stellato dove si celano le rime salvate
Bellezza di una notte che la memoria trattiene
Fino a che l’autunno non la ricoprirà con foglie morte
E colori sbiadiranno sotto un cielo di piombo
Allora chiudero’gli occhi ormai velati
E ascoltero’ l’eco di un sogno
Che si è smarrito sotto il freddo
E sono nel mondo mentre la tua assenza mi accompagna
E giro, barcollo, cado, mi rialzo, vado e torno
Su ogni impronta tracciata, in ogni sguardo dato
Nel soffio leggero di ogni sogno bisbigliato
Segretamente seduto in angolo della memoria
La tua ombra discreta mi accompagna
E quando mi batte nel cuore a tradimento
Non temo piu nulla e piu nulla mi tocca.
Nessuno indovina i sentieri di campagna
Che percorro fino a Te sotto il sole in fiore
Che portano i miei passi in riva al fiume
Dove il tuo sorriso mi accoglie senza domande.
E ritorno nel mondo, con la tua assenza che vive in me
La mia vita legata alla tua storia dall’amore che ci ha legato.
… il corpo freme…il cuore accelera… chiudo gli occhi …una pista da ballo…volteggi…ricordi…
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Un bel giretto di ricognizione per annusare l’umore della serata…nessun viso mi è famigliare…altri tempi, altri posti…Un rettangolo un pò misero a fare da pista, pavimento difficile…il solito dj troppo chiacchierone per i miei gusti…la musica è eccezionalmente bassa, timpani salvi stasera…riconosco tante canzoni, possibile che non sia musica "nuova" sul mercato? Speriamo almeno ci regali qualche chicca di un passato lontano…però c’è una brezza stupenda, il caldo non sarà un nemico stasera.Osservo e penso a quanto sono stanca, penso che avrò un equilibrio precario, penso che non ricorderò nulla, penso che ho tacchi troppo alti…quando finalmente lui mi tende la mano e con un bel sorriso mi dice "balliamo"?…sì!…presa decisa ma dolce…mi porta in mezzo alla pista, mi abbraccia e…tutto svanisce intorno e rimaniamo solo noi tre. Lui sà guidarmi…mi parla con lo sguardo, con le mani, con il corpo ed io lo ascolto .. è sintonia…mi fido e lo seguo senza esitazione…il sorriso piano piano si distende e diventa gioco sensuale e spensierato.
La musica, io e lui…magia.