[…] E anche questo deve essere parte della nostra lotta per la libertà. Dobbiamo aiutare i giovani inglesi a togliere dai loro cuori l’amore delle medaglie e delle decorazioni. Dobbiamo creare attività più onorevoli per coloro i quali cercano di dominare in se stessi l’istinto combattivo, l’inconscio hitlerismo. Dobbiamo compensare l’uomo per la perdita delle sue armi.
Il rumore di sega sulle nostre teste aumenta. Tutti i riflettori puntano in alto, verso un punto sito esattamente sopra questo tetto. In qualunque momento può cadere una bomba in questa stanza. Uno due tre quattro cinque sei… passano i secondi. La bomba non è caduta. Ma durante quei secondi di attesa, l’attività del pensiero è cessata.. È anche cessato ogni sentimento, tranne un opaco rumore. […] L’emozione della paura e dell’odio è pertanto sterile, non fertile. Non appena la paura scompare, la mente affiora di nuovo e istintivamente cerca di rivivere creando. […] Ritornano le voci degli amici; frammenti di poesia. Ognuno di questi pensieri, anche nella memoria era assai più positivo, rinfrescante, consolatore e creativo di quanto non lo fosse quell’opaco spavento, fatto di paura e di odio. Perciò, se vogliamo compensare quel giovane della perdita della sua gloria e della sua arma, gli dobbiamo aprire l’accesso ai sentimenti creativi. Dobbiamo fabbricare felicità. Dobbiamo liberarlo dalla macchina. Dobbiamo tirarlo fuori dalla sua prigione, all’aperto. Ma a che cosa serve liberare il giovane inglese, se il giovane tedesco e il giovane italiano rimangono schiavi?
I riflettori ondeggiano sulla pianura, hanno trovato finalmente l’aereo. Da questa finestra si può vedere un piccolo insetto argentato che gira e si contorce nella luce. I cannoni sparano e sparano. Poi smettono. Probabilmente l’attaccante è stato colpito, dietro il colle.
L’altro giorno, uno dei piloti riuscì ad atterrare in un campo qui vicino. In un inglese abbastanza tollerabile, disse ai suoi catturatori: «Come sono contento che la lotta sia finita!». Poi un inglese gli diede una sigaretta, e un inglese gli offrì una tazza di tè. Questo starebbe a dimostrare che se si riesce a liberare l’uomo dalla macchina, il seme non cade in un suolo completamente sterile. Il seme può essere ancora fertile…
"Pensieri di pace durante un’incursione aerea " di Virginia Woolf
9 commenti
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25 Mag 2008 a 21:57
benuhej
Molto bello
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26 Mag 2008 a 09:22
IsaacSky
mi dico sempre che dovrei comprare qualcosa di virginia woolf e poi me ne dimentico, acquistando qualcosa di più “contemporaneo”…
buona settimana,,,
ISaac
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26 Mag 2008 a 15:43
bySoleLuna
@ Ciao benuhej 🙂 Sì è bello…smuove qualcosa dentro…
@ Isaac, purtroppo la guerra rimane sempre di grande attualità anche se oggi sembra non toccarci da vicino…Buona settimana a te! 🙂
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28 Mag 2008 a 10:13
eufemiaG
Sorriso al sole
solletico di fiori
erba d’Estate
Scorci di sogni
la pioggia ancora cade
nuvole in cielo
– Eufemia –
cari amici
scusate l’assenza, ma gli impegni scolastici, assorbono tutto il mio tempo
Fare l’insegnante è un lavoro unico, ma bisogna avere costanza e dedizione e spesso trascuro il blog
Vi abbraccio tutti, tornerò presto a leggervi con calma
Per ora vi lascio un caro saluto
Eufemia
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29 Mag 2008 a 09:04
romanticaperla
Riflessioni che fanno sempre bene agli occhi.
baci vany
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30 Mag 2008 a 12:07
Liuner
1 baciotto buon fine settimana!
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30 Mag 2008 a 12:44
lo_struzzo_nero
sì bello davvero…
un bacione buon w.e.
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30 Mag 2008 a 20:13
principedellemosche
Senza nessuna guerra interna/esterna
Ti auguro un bellissimo fine settimana
Un’abbraccissimo
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1 giugno 2008 a 06:38
romanticaperla
Buona domenica!!
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