La vita e la morte, l’una non può esistere senza l’altra, eppure alla seconda preferiamo non pensare, oppure opponiamo tutte le armi possibili che la scienza oggi ci mette a disposizione, cercando di rimandare l’inevitabile, e finendo anche in per toglierle la dignità che le dobbiamo. La vita non esiste senza la morte, nel momento in cui qualsiasi specie vivente nasce esiste la certezza della morte, ma solo l’uomo ne è in parte, o totalmente, consapevole.C’è chi s’interroga spesso, c’è chi preferisce non pensarci , c’è chi si rifugia nel proprio credo, sperando in promesse d’eternità consolatrici. La società cosiddetta consumistica sembra aver infoltito la schiera dei sostenitori del carpe diem, un modo di porsi di fronte alla vita che spesso finisce per diventare assenza di responsabilità vera, quella che dobbiamo alla vita, alla terra, all’ambiente che ci circonda. Il materialismo imperante , la corsa contro il tempo, sono i segni del vuoto crescente da cui bisogna fuggire creando ancor più smarrimento o insoddisfazione perché incapaci di cogliere la vera essenza di un malessere profondo che ci perseguita. Nemmeno il nichilismo riesce a farci vivere meglio, il pensiero del nulla, imminente o meno, spesso fiacca la voglia stessa di vivere. So di avere attraversato tutte queste fasi, anche solo per averle sfiorate per brevi periodi, finendo per accantonarle o rifiutandole in blocco. Ma nel mio personale percorso alcuni punti fermi sono rimasti, la convinzione, dimostrata, che moriamo continuamente, ogni secondo che passa; la percezione dell’energia che attraversa ogni cosa, così come William Blake l’ha saputa tratteggiare così intensamente “ vedere il mondo in un granello di sabbia, e il cielo in un fiore di campo, tenere l’infinito nel palmo della tua mano, e l’eternità in un’ora”; la certezza, anche questa dimostrata, che l’infinitesimale che vive dentro di me, che posso solo immaginare, è lo specchio di quello che vive al di fuori di me, di dimensioni talmente grandi da non poterle contemplare tutte e nemmeno immaginare…il mare in tempesta riesce a rigenerarci, stare in cima ad una montagna ci fa’ sentire così piccoli eppure ci esalta, la vista di un tramonto o di un cielo stellato ci fa’ far pace con noi stessi, non è forse vero che in quei momenti si pensa “ Ne è valsa la pena, anche solo per questo!” oppure “ Accidenti! Io faccio parte di tutto questo, lo posso vedere, toccare, annusare, sentire…”. Tutte “sensazioni” difficili da tenere costantemente dentro di noi, evaporano dentro al cemento, si dissolvono nella routine quotidiana, eppure sono quelle che ci dicono che siamo fortunati perché siamo qui. Temo la morte? No, temo il dolore e la sofferenza che la può precedere e pavento il dolore della separazione forzata dalle persone che amo, che sia il prezzo da pagare per quella “consapevolezza”? E provo spesso un’inspiegabile malinconia mista ad un pizzico di rabbia per tutto quello che non ho visto e fatto e che molto probabilmente mai vedrò o farò. Non ricordo chi lo ha affermato, ma penso anch’io che ci vuole più coraggio a non credere, ma questo non esclude credere in se stessi, credere “nell’uomo”, e continuare a lottare contro il male che si annida dentro di noi. “Dio è dentro ognuno di noi”, un’affermazione impressa a fuoco nella mia mente da quando ero ragazzina, nel tempo l’ho condivisa, gli ho dato un senso con le mie riflessioni, ho fatto tacere i sensi di colpa, l’ho pulita da possibili deliri di onnipotenza (senza dimenticare di aver letto che siamo fatti a sua immagine e somiglianza…). Oggi preferisco tradurla sinteticamente così “in ognuno di noi esiste la luce ”… la scintilla, il soffio divino, la Buddità…, possiamo chiamarla in molti modi diversi, ma parlano tutte di un qualcosa che va’ al di là della materia e della coscienza, qualcosa di primordiale, potente, e profondamente celato o sopito che ci lega all’infinito…
(continua…forse
)

31 commenti
Comments feed for this article
13 novembre 2006 a 10:43
lo_struzzo_nero
La vita è una bella inchiappettata…
un bacione dopo questa mia ventata di ottimismo :-)))
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13 novembre 2006 a 13:26
bySoleLuna
Un punto di vista condiviso da molti…;) Buona settimana struzzino!
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13 novembre 2006 a 14:07
Liuner
🙂 buongiorno!! sempre impegnata e molto filosofica…si legge un certo pessimismo tra le righe…consapevolezza inevitabile…personalmente non credo,non nel senso biblico di cattolica o praticante…condivido quello che dici sulla luce che ognuno ha dentro di se…la decadenza di ogni minuto è vera e forse è la morte peggiore, però ogni decadenza ci prepara ad un rinnovamento , ad una traformazione…una rinuncia porta con se una grande conquista…alcune cose non le vedrai ma ne vedrai altre, che scegli te, che vuoi veramente, se le vuoi. Un abbraccio forte.
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13 novembre 2006 a 18:29
bySoleLuna
Non ti nascondo Luna che preferisco di gran lunga la filosofia alla religione…ma piu che pessimismo io lo definerei realismo, difficile però a volte tracciare il confine tra i due. Ho rinunciato a tante cose ma non credo di averne conquistate altrettanto, o forse lo scambio non lo considero equo. In ogni caso non è ancora finita…;O…Un abbraccio!
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13 novembre 2006 a 22:09
unOssimoro
Anch’io credo che non credere sia più difficile (ti piace il bisticcio di parole?).
Mi piace molto l’immagine della luce (meglio ancora, una luce buia… son pur sempre unOssimoro! 😉 che esiste dentro di noi. Mi piace perchè la luce è sia onda (elettromagnetica, quindi energia) che materia. E’ tutto… tutto.. come dire?.. così fisico!
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13 novembre 2006 a 22:28
cabiria55
Oggi mi sono imbattuta in questo “messaggio” aldilà dell’enfasi…alla fine mi rendo conto che il discorso non fa una grinza. Ciao
http://www.angelinet.com/conoscenza/voceDioIntr.asp
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13 novembre 2006 a 22:47
daghelasusta
Sai, che ti devo fare tutti i miei complimenti per quello che hai scritto.
Io non sono un credente nel senso di “ci credo e basta”, come forse la maggior parte delle persone fanno.
E’ spesso troppo complicato dare delle motivazione razionali a qualsiasi forma di “credo”.
Hai una logica che ammiro e che mi somiglia molto, spesso ho scritto cose simili nel mio blog e penso che affronterò a breve l’argomento, sicuramente a tappe. Ciao
fly
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14 novembre 2006 a 12:30
lo_struzzo_nero
Buon martedì..
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14 novembre 2006 a 13:14
principedellemosche
Molte volte penso:dove finisce la filosofia è dove inizia Dio, è viceversa.
La sofferenza: una donna che dà alla luce una vita è sofferenza, lo stesso bambino che stà per vedere la luce è sofferenza, la prima ora di vita dello stesso bambino per trequarti di ora è sofferenza, lo stesso dicasi per una vita intera…..risultato è che la nostra vita, per quanto bella e contornata di cose che ci fanno soffrire.
Poi c’è il dolore fisico, che è ben’altra sofferenza, in tal proposito mi ricordo un inverno di molti anni fà mi trovavo in un ospedale per riscaldarmi, fuori faceva un freddo cane, e mi ero seduto in u piccolo androne, e si sono avvicinati delle persone che commentavano la malattia di un a loro parente ricoverata, per quel poco che ho sentito questa donna di 39 anni affetta di tumore alle ghiandole….ho appeso male doloroso, ma quasta donna in più allergica ai medicinali, dunque non si poteva fare nulla a lenire questi spammi di dolore, ho sentito che no si lamentava, anzi ricuoarava i parenti. Questa mia piccola testimonianza mi è venuta in mente mentre ho letto il tuo post ieri mattina, mi ha colpito molto ricordando questo è non solo.
Sai SoleLuna……..credo che tu sia più vicino a Dio che alla filosofia.
Un abbraccio
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14 novembre 2006 a 15:21
bySoleLuna
@ unOssimoro, il pasticcio và bene…pensa cosa non si fà in cucina, e il palato ringrazia ;)…sì, è tutto così “fisico”… ma c’è ancora tanto da scoprire là fuori e non solo… la legge di gravità ci tiene a ancorati a terra, ma i nostri pensieri, la nostra fantasia, le nostre intuizioni sfuggono a questa legge…dici che sto delirando? :D…
@ Sofia, inizialmente ero un tantino prevenuta nel leggere, ma poi mi sono resa conto di quanto invece possa essere condivisibile…grazie. Ciao 🙂
@ daghelasusta, leggerò con interesse…è sicuramente un argomento vasto, per non dire infinito…la logica e la razionalità, che non rinnego mai, mi aiutano, ma non lascio che prendano troppo il sopravvento, o almeno ci provo. Ciao :).
@ Buon pomeriggio struzzino!
@ principe, ho sempre avuto il dubbio, per non dire certezza, che l’inferno sia su questa terra, e tu me lo ricordi parlando di grandi sofferenze…anche se il dolore meriterebbe un post parte…non c’è solo “luce” , a lei si contrappone l’oscurità, ed è per questo che il mio post non lo considero affatto concluso.
Mi sono commossa nel leggerti. Un abbraccio.
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14 novembre 2006 a 16:27
Liuner
eh si, leggevo ieri che intorno a noi abbiamo uno spazio morfogenetico che è più vasto e vario di quello che crediamo…in cui condividiamo pensieri, passato, presente e futuro…il potere della mente spazia molto più di quello che crediamo…un salutino e non essere troppo severa con te stessa..un baciottolone.
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14 novembre 2006 a 22:25
cabiria55
Hai ragione ,anche io mi sono accostata con molta diffidenza…poi ,ho capito che è una visione “inconfutabile”,da chiunque provenga! Sapevo che anche tu eri in grado di percepirne l’Essenza”…Peccato che un “messaggio” così bello ,forte e chiaro…non possa essere percepito da chiunque!ciao.
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15 novembre 2006 a 00:45
Zoesolamente
Grazie al mio caritatevole fratello riesco ancora a leggerti. Capperi !! qui si scopre il mondo come un marinaio che sta di vedetta in cima all’albero maestro :))) Sono commosso e illuminato, m’hai tolto il fiato, potrei continuare a vivere senza l’ausilio del respiro, ma se non funziona?! se poi questa presenza nascosta nell’intimo delle cellule mi diventa capricciosa, o peggio ancora, se questo tocchetto di buddità mi muore?!.
Meglio riprendere il controllo degli eventi e ricominciare a respirare.
Bacinibacini.
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15 novembre 2006 a 11:38
silvanamodio
Condivido il tuo discorso, che, nella sua problematicità, m’intriga molto. Anche a me capita di riflettere su questi grandi temi e per questo mi auguro che ci sia un prosieguo!
Un bacione
Silvana
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15 novembre 2006 a 17:34
BlackBlonde
…la morte è la faccia opposta della vita, come nelle monete, opposte ma parte delle stessa cosa.
Ognuna delle due percepisce l’esistenza dell’altra e può persino arrivare a negarla, tanto non saranno mai presenti sullo stesso piano.
Vivere è tirare nell’aria quella moneta…e…testa o croce?…giocarsi tutto in un nuovo giro.
In quel movimento e non nel caso, nello scintillio che rende, forse, c’è traccia della “luce”.
Ciao sam, sempre un piacere leggerti
; )
Black♠
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15 novembre 2006 a 22:12
unOssimoro
Non credo che tu stia delirando, ma provo a dire diversamente quello che dici tu. Non è che le nostre intuizioni e la fantasia sfuggono alle leggi della fisica, ma forse semplicemente si rifanno a delle leggi che ancora non abbiamo scoperto. Però le leggi stanno lì… sembrano un Dio paziente, che aspetta di essere rivelato. Ma forse adesso son io che deliro 😉
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15 novembre 2006 a 22:30
Fantedicuori67
Condivido con te questo tema. Ritengo che la vita, cosi come ci è stata donata, ci può essere tolta ma nel frattempo possiamo viverla come meglio piace a noi.
Sensazioni, emozioni e tutto quanto fa parte del libero arbitrio è parte di questo mondo materiale che non è niente, ma proprio niente rispetto a ciò che siamo stati prima di nascere e a ciò che saremo dopo essere morti.
Un pensiero per te…e una buona serata!
Massi
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16 novembre 2006 a 03:31
LettriceM
Si muore mille volte durante la Vita stessa, e nemmeno ce se ne accorge, il dolore che sentiamo per la perdita di una persona, un’amicizia andata in fumo, un oggetto caro perso, sono tutte piccole morti che ci aiutano a crescere e a divenire più consapevoli. Come sai sono credente e, tuttavia (^_-), la penso come te, in noi c’è il microcosmo specchio dell’immensità, un’immensità in cui possiamo immergerci e percepirla tanto da trarne serenità e gioia. Sai di cosa ho paura io? Di vedere soffrire chi Amo, questo mi terrorizza. Ed, inoltre, di perdere ciò che ho raggiunto: il piacere di godere delle piccole cose. Di tornare nell’ombra, di perdermi ancora e così perdere l’Amore per la Vita. Ti abbraccio forte forte.
P.S. rileggendo mi sono accorta che non solo avevo visto il tuo post su “Donne che corrono con i lupi” ma me lo ero anche appuntato chissà dove per comprarlo…Testaccia distratta che sono -__-
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16 novembre 2006 a 12:47
lo_struzzo_nero
Buongiorno mia cara!
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16 novembre 2006 a 14:06
bySoleLuna
@ Luna, credo anch’io che ci sia una memoria “collettiva” ,che non è quella storica. Un bacione.
@ Sofia, sì è un peccato che non sia percepito da tutti…il mondo sarebbe salvo…ciao.
@ Fede, rilassati, la buddità non muore, semmai il porblema è farla saltare fuori….occhio a non cascarmi in mare piuttosto! 🙂
@ Silvana, prima o poi…un bacione anche a te!
@ Black, il piacere è anche mio…;)
@ unOssimoro , ho capito…stai sul piano fisico ad oltranza :)…
@ Massi, concordo sul libero arbitrio…anche se a volte è difficile da accettare. Il prima ed il dopo, visti sotto l’ottica del meglio, consola non poco circa la parentesi che è la vita, qui e d ora, come la conosciamo noi.
@ Lettrice, ricordo bene…del resto dobbiamo ancora farci quella famosa chiacchierata sulla religione :)…Capisco bene le tue paure, io al solo pensarci stò male. Un abbraccio.
@ Buongiorno struzzino! 🙂
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17 novembre 2006 a 00:03
Blunightavenue
credo basti considerare la morte come “vita oltre la vita”… è un concetto semplice che sfronda tante interpretazioni (per chi ha fede!)…
dolce notte!
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17 novembre 2006 a 11:31
lo_struzzo_nero
Fai un buon week-end
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17 novembre 2006 a 11:56
LettriceM
Spero che riusciremo a farla presto la nostra chiacchierata 🙂 Un bacio grande.
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17 novembre 2006 a 15:19
stefanomassa
aspetto il prosieguo….
stef
ps buon week end
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17 novembre 2006 a 15:40
bySoleLuna
Buon fine settimana!
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18 novembre 2006 a 16:55
skarbie
piacere di rivederti , come stai? ma sai, non è che non si voglia pensare alla morte per altri motivi…secondo me, proprio perchè si sa che non esiste vita senza la morte….si cerca di non pensarci, e di vivere al meglio possibile! Non trovi? Ciao!
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18 novembre 2006 a 20:08
LadyOfTheNight
Reputo stupido temere la Morte….anzi…è quasi meglio della vita…perchè la Vita è Morte, e la Morte è Vita!
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19 novembre 2006 a 21:15
IsaacSky
la morte mi ha sempre affascinato,,, e qui che sono coperto dall’anonimato posso anche ammettere di corteggiarla ogni tanto,,, un po’ perchè non mi piace la vita e un po’ perchè mi da l’illusione di apprendere un senso cosmico che come piccolo essere vivente voglio ardentemente conoscere!
quando dici che ognuno d noi ha una luce è vero ma a volte lo dimentico nel convivere con persone che sembrano emettere negatività ,,, che ti sommergono come un tremendo tsunami,,che provano a distruggere il tuo mondo per tenere ben saldo il loro!
a livello più grande capita con i grandi della terra,,,e a farne le spese sono tante vite
mah,,
un saluto,,bel post
isaac
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20 novembre 2006 a 09:32
lo_struzzo_nero
Buon inizio di settimana…
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20 novembre 2006 a 09:45
MoltiOcchi
Qualcuno più sopra ha scritto: “qui si scopre il mondo come un marinaio che sta di vedetta in cima all’albero maestro :)))” … Forse la vita va proprio interpretata in senso curioso di scoperta continua … Del resto quando si sta di vedetta in coffa l’orizzonte è continuamente mutevole e riserva infinite sorprese … Si scopre del nuovo fino all’esalazione dell’ultimo respiro: non scordiamocelo mai 🙂
Buona settimana e un abbraccio speciale alla splendida blogger.
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20 novembre 2006 a 11:16
bySoleLuna
@ Ma che bella sorpresa fanciullo! :))) Certo che la vita può e deve essere una scoperta, ma non sempre “l’ambiente” ti consente di farlo appieno, col rischio di farti apparire il tutto troppo piatto e privo di attrattive. Un bacione!!!
p.s: Tvb, ma il tonno sparisce se latiti troppo! ;))))
@ Isaac, io credo che siano in molti a corteggiarla o ad averlo fatto…non ci trovo poi di nulla di così tremendo se il pensiero non diventa un chiodo fisso. Tu stesso dici di non amare la vita e di essere “curioso”…dovresti forse pensare che quella curiosità prima o poi verrà esaudita e di conseguenza meglio concentrarsi sul come amare la vita ;)…capisco la “difficoltà” di vedere quella luce, o perlomeno di pensare che ci sia in tutti noi, questa è una grande sfida con noi stessi e con gli altri, ma ahimé spesso destinata all’insuccesso. Un caro saluto.
@ Lady, un pensiero conciso ma non privo di profondità e di “speranza”.
@ skarbie, vivere al meglio possibile che vuol dire? Ma poi sei così sicuro che chi non pensa alla morte viva bene?! Io ho parecchi dubbi in proposito…
Stò bene, spero tu altrettanto. Ciao 🙂
@ Struzzino, buongiorno! Smack!
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