Il primo libro di un’analista e cantastorie che ricostruisce attraverso fiabe, miti e racconti popolari vari archetipi femminili dimostrando come ogni donna possa e debba riappropriarsi della sua identità di Donna Selvaggia (istinto e capacità visionaria), senza pregiudizi e censure. Un libro di storie di donne, poste come segnali lungo il cammino. Da leggere a piccoli sorsi per gustarlo al meglio, e perché no, anche consigliato agli uomini che vogliono correre con le donne che corrono con i lupi. Qui di seguito la prefazione e un piccolo assaggio tratto dalla lunga introduzione.

Siamo pervase dalla nostalgia per l’antica natura selvaggia. Pochi sono gli antidoti autorizzati a questo struggimento. Ci hanno insegnato a vergognarci di un simile desiderio. Ci siamo lasciate crescere i capelli e li abbiamo usati per nascondere i sentimenti. Ma l’ombra della donna selvaggia ancora si appiatta dietro di noi, nei nostri giorni, nelle nostre notti. Ovunque e sempre, l’ombra che ci trotterella dietro va indubbiamente a quattro zampe.
La fauna selvaggia e la Donna Selvaggia sono specie a rischio. Nel tempo, abbiamo visto saccheggiare, respingere, sovraccaricare la natura istintiva della donna. Per lunghi periodi è stata devastata, come la fauna e i territori selvaggi. Per alcune migliaia di anni, e basta guardarsi indietro perché la visione si ripresenti, resta relegata nel più misero territorio della psiche. I territori spirituali della Donna Selvaggia, nel corso della storia, sono state distrutte, i cicli naturali costretti a diventare ritmi innaturali per compiacere gli altri. Non a caso le antiche lande selvagge del nostro pianeta scompaiono a mano a mano che svanisce la comprensione nella nostra natura selvaggia. Non è poi tanto difficile comprendere come mai le foreste antiche e le donne anziane sono considerate risorse di scarsa importanza. Non è un mistero insondabile. Non è mera coincidenza se i lupi e coyote, gli orsi e le donne un po’ selvagge godono di una reputazione simile. Tutti si rifanno ad archetipi istintuali tra loro connessi, e pertanto erroneamente considerati privi di grazia e gentilezza, totalmente e istintivamente pericolosi e rapaci. La donna moderna è una confusione di attività. E’ spinta e costretta a essere tutto e tutti. L’antica sapienza ha ormai fatto il suo tempo.[..]
E’ in questa relazione fondamentale, essenziale, fatta di forze naturali che siamo nate, e da esse nella nostra essenza siamo anche derivate. La comprensione della natura della Donna Selvaggia non è una religione ma una pratica. E’ una psicologia nel suo più senso : psukhé/psiche, anima; ology o logos, una conoscenza dell’anima. Senza di lei, le donne sono senza orecchie per intendere il parlare dell’anima o per registrare la cadenza dei loro intimi ritmi. Senza di lei, gli occhi interiori delle donne sono chiusi da una mano indistinta, e gran parte dei loro giorni trascorrono in una noia semiparalizzante, oppure in chimere. Senza di lei le donne perdono la sicurezza del loro cammino coraggioso. Senza di lei dimenticano perché sono qui, trattengono quanto farebbero meglio a lasciar andare. Senza di lei prendono troppo o troppo poco o niente del tutto. Senza di lei restano in silenzio quando stanno ardendo. La Donna Selvaggia è il loro regolatore, il loro cuore, così come il cuore umano regola l’organismo. Quando perdiamo contatto con la psiche istintiva, viviamo in uno stato prossimi alla distruzione; immagini e poteri naturali per il femminino non è consentito il pieno sviluppo. Quando una donna è staccata dalla sua fonte essenziale, risulta sterilizzata, e i suoi istinti e i suoi cicli naturali di vita vanno perduti, soggiogati dalla cultura, o dall’intelletto o dall’io, propri o altrui.[..]
Con la Donna Selvaggia come alleata, guida, modello, maestra, noi vediamo non con due occhi ma con gli occhi dell’intuito, siamo come una notte stellata: fissiamo il mondo con migliaia di occhi. La Donna Selvaggia porta con sé tutto ciò di cui una donna ha bisogno per essere e sapere. Porta il medicamento per tutto. Porta storie e sogni e parole e canzoni e segni e simboli. E’ nel contempo veicolo e destinazione. Riunirsi alla natura istintuale non significa disfarsi, cambiare tutto da sinistra a destra, dal nero al bianco, spostarsi da est ad ovest, comportarsi da folli o senza controllo. Non significa perdere le proprie socializzazioni primarie, o diventare meno umane. Significa piuttosto il contrario. La natura selvaggia possiede una ricca integrità. Significa fissare il territorio, trovare il proprio branco, stare con orgoglio e sicurezza nel proprio corpo indipendentemente dai suoi doni e dai suoi limiti, parlare e agire per proprio conto, in prima persona, essere consapevoli, vigili, rifarsi ai poteri femminili innati dell’intuito e della percezione, riprendere i propri cicli, scoprire a cosa si appartiene, levarsi con dignità, conservare tutta la consapevolezza possibile.[…]
Dunque cos’è la Donna Selvaggia? Dal punto di vista della psicologia archetipa cosi come per la tradizione dei cantastorie è l’anima femminile. Eppure è di più; è la fonte del femminino. E’ tutto quanto è istinto, è un insieme di mondi visibili e nascosti, è la base. Ognuna di noi riceve da lei una cellula splendente che contiene tutti gli istinti e le conoscenze necessarie per la vita. E’ la forza Vita/Morte/Vita, è l’incubatrice. E’ intuito, veggenza, colei che sa ascoltare, è il cuore leale incita gli esseri umani ad essere multilingui; spediti nei linguaggi dei sogni, della passione e della poesia. Sussurra nei sogni notturni, si lascia dietro, sul terreno dell’anima di una donna, un capello ruvido e impronte fangose, che ricolmano il desiderio di trovarla, di liberarla, di amarla. Lei è idee, sentimenti, impulsi e memoria. La si è perduta, pressoché dimenticata per tantissimo tempo. E’ la fonte, la luce, la notte, l’oscurità, e l’alba. E’ l’odore del buon fango e la zampa posteriore della volpe. A lei appartengono gli uccelli che rivelano segreti. E’ la voce che dice “Da questa parte, di qua”. E’ colei che tuona contro le ingiustizie. E’ colei che gira come una grande ruota, e’ la fattrice dei cicli. E’ colei che lasciamo a casa affinché la custodisca. E’ colei da cui andiamo a casa. E’ radice infangata di tutte le donne. E’ quella che ci fa’ andare avanti quando pensiamo di essere finite. E’ l’incubatrice di piccoli idee grezze e di accordi. E’ la mente che ci pensa, noi siamo i pensieri che lei pensa. Dov’è presente? Dove potete sentirla, dove trovarla? Percorre i deserti, i boschi, gli oceani, le città, va nei barrios e nei castelli. Vive tra le regine, tra le campesinas ,in sala di consiglio, in fabbrica, in prigione, sulla montagna della solitudine. Vive nel ghetto, all’università e nelle strade. Lascia per noi delle impronte in cui misurare il piede. Lascia impronte ovunque ci sia una donna che è terreno fertile. Dove vive la Donna Selvaggia? In fondo al pozzo, nel corso superiore dei fiumi, nell’etere senza tempo. Vive nella lacrima e nell’oceano. Vive nella linfa degli alberi. E’, dal futuro e dall’inizio dei tempi. Vive nel pas
sato e ha un posto al nostro tavolo, sta dietro di noi in fila, e sta davanti a noi per la strada. E’ nel futuro e torna indietro nel tempo per trovarci ora. Vive nel verde che sbuca tra la neve, vive negli steli fruscianti del morente grano d’autunno, vive dove i morti vengono per un bacio e i vivi inviano le loro preghiere. Vive nel luogo in cui si fa linguaggio. Vive di poesia e percussione e canto. Vive nei quarti di tono e di note di passaggio, e in una cantata, in una sestina, nei blues. E’ nell’attimo che precede l’ispirazione che ci abbaglia. Vive in un luogo lontano che a forza si apre un varco verso il nostro mondo.[…]
29 commenti
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23 agosto 2006 a 15:38
eufemiaG
mi ha colpito molto il tuo commento sulla mia poesia1. Sto riflettendo ora… Usi le parole con maestria e sai creare magia. Grazie di cuore.
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23 agosto 2006 a 19:54
Liuner
Ma ciaoooo tesora!!!! grazie a te per aver accolto il mio suggerimento!!! ;P bacio (sto riprendendo a studiare, lentamente, ieri anche flauto…grazie anche di avermi incoraggiato…) bacio.
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23 agosto 2006 a 19:55
Liuner
dimenticona che non sono altro… ^_^
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24 agosto 2006 a 08:36
sudolce
Mi serviva proprio un titolo di un bel libro da leggere.
Grazie per essere passata dal mio blog!
Un bacio.
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24 agosto 2006 a 12:19
bySoleLuna
@ Eufemia, grazie a te per le sempre belle parole. Un abbraccio.
@ Luna, sono contenta di sapere che hai ripreso…mi raccomando, non mollare! Bellissima citazione,grazie! Un bacione.
@ Sudolce, benvenuta! Un bacio e buona lettura 🙂
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24 agosto 2006 a 12:29
Arry
Miao miao….
Buone Vacanze!!
Un sorriso enigmatico
Lo Stregatto
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24 agosto 2006 a 12:53
bySoleLuna
@ Arry, miaooo…ops, volevo ciaooo! :)))
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24 agosto 2006 a 14:12
eufemiaG
ciao carissima, un altro buon libro da leggere! Grazie *_*
al momento sto leggendo La spada di Shannara (lo sto rileggendo, l’ho letto la prima volta circa 15 anni fa) e poi vado col quarto libro di Harry Potter, che mi piace tantissimo.
Volevo dirti che sul mio blog di libero ho pubblicato un post con un’immagine presa dal tuo bel blog. Spero nn ti dispiaccia, nel caso la tolgo 🙂 Ecco il link
http://blog.libero.it/Elenna/view.php?nocache=1156421501
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24 agosto 2006 a 14:22
bySoleLuna
@ Eufemia ti piacciono i libri fantasy? Li leggo volentieri anch’io e tanto ma dipende dal periodo che attraverso…insomma anche la lettura si adegua ai miei umori :)…per l’immagine no problem, io l’avevo linkata direttamente da internet 😉
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24 agosto 2006 a 15:10
loftus
Ciao !!!
ma che post spettacolare hai scritto ??
Complimenti :)))
Bacioni e a presto !
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24 agosto 2006 a 15:53
bySoleLuna
@ Ciao Loftus 🙂 I complimenti all’autrice!… a me il merito di averlo digitato e riportato qui ;O…
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25 agosto 2006 a 13:11
eufemiaG
sì mi piacciono eccome 🙂 Sono una fans di Tolkien (ho letto quasi tutto *_*), della Rowling, di Terry Brooks (sto rileggendo la spada di Shannara) e della Zimmer Bradley! E naturalmente dei bei film fantasy come Il signore degli anelli, Willow e il mitico Lady Hawke sul quale ho aperto un post su Aldebaran . Bacio
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25 agosto 2006 a 17:26
myricae86
ottimo consiglio per la lettua appena risorgo dal libro del mio esame lo leggo!!un abbraccio
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27 agosto 2006 a 11:27
bySoleLuna
@ eufemia ti devo presentare, virtualmente parlando, Area, sempre che tu già non lo conosca 🙂 Leggete gli stessi scrittori..la Zimmer ce l’ho, ” le nebbie di avalon”… 🙂
@ myricae86 , ancora immersa nella lettura? 😉
Buona domenica!
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27 agosto 2006 a 11:43
eufemiaG
Area? Mi dai il link del suo blog? Se no lo cerco tra i tuoi link. Il fantasy è molto piu’ ancorato alla realtà di quanto si pensi..solo che a volte ti trasporta in mondi lontani che ti fanno stare bene, anzi ti fanno volare con il corpo, l’anima sulle ali della fantasia. Grazie per avere apprezzato il racconto. Eu
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27 agosto 2006 a 11:47
bySoleLuna
@ eufemia, il link è alla voce “contaminazioni cosmiche” 🙂 Lui per me è una miniera di titoli, peccato che non riesca a stargli dietro :)))) Concordo in pieno, il genere con la fantascienza mi piace proprio per questo, ti fà andare in posti lontani che non si possono solo immaginare!
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27 agosto 2006 a 11:57
eufemiaG
noo, non ci credo! Vai a vedere cosa ha scritto AREA! Se ne va, ma perché?
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27 agosto 2006 a 12:06
bySoleLuna
Non è il primo e non sarà l’ultimo…ma c’è anche chi torna prima o poi…grazie di avermelo segnalato, non sapevo fosse rientrato dalle ferie!:(
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27 agosto 2006 a 12:54
eufemiaG
mi è spiaciuto ma visiterò ugualmente il suo blog! Che peccato però…e se cercassimo di convincerlo a restare? ^_^ coalizziamoci
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27 agosto 2006 a 13:12
Liuner
buona domenica a te Samyy!! un tuffo dove l’acqua è più blu, niente di più….. ^_^
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27 agosto 2006 a 13:56
bySoleLuna
@ Luna è stupendo! Marò che voglia…io mi accontento di questo, a breve…;) Un bacione!
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27 agosto 2006 a 13:58
bySoleLuna
@ eufemia è un bel pensiero 🙂 Lasciagli un commento…io ho già mandato un sms…chissà,a volte superati certi momenti si torna piu in forma che mai, almeno lo spero per lui 🙂
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27 agosto 2006 a 14:08
eufemiaG
lo faccio subito
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27 agosto 2006 a 18:03
cabiria55
Mi sono già imbattuta in questo libro…penso che mi ha già catturata il tuo post e lo leggerò con interesse! Ciao Sofia.
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27 agosto 2006 a 21:33
Blunightavenue
…del femminino???? Ma la donna selvaggia bisognerebbe veramente incontrarla e non provare a trascriverla a parole… sarebbe molto più femminea di certi “femminini” che si vedono in giro!!! Cmq articolo interessante….. :0)
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27 agosto 2006 a 22:07
benuhej
Interessante. Condivido. Se vuoi, possiamo fondare un’associazione ONLUS per "ripopolare" la terra con la "Donna Selvaggia", in via di estinzione…
Serena settimana
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28 agosto 2006 a 11:36
bySoleLuna
@ Ben :)…per ripopolarla occorre solo (?!) ritrovarla…;) Buona settimana!
@ Sofia, bentornata di nuovo 🙂 Credo ti piacerà…ciao!
@ Blunightavenue, molto piu interessante il libro a tutto tondo, credimi 🙂
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28 agosto 2006 a 18:33
IsaacSky
un ritorno al femminismo o una riflessione accorta sul ruolo della donna?
ad ogni modo la donna selvaggia mi incute timore…
🙂
ciaouz
isaac
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28 agosto 2006 a 19:01
bySoleLuna
@ Isaac, un motivo in piu per leggerlo…tranquillo, non si tratta di femminismo…;O
Ciao!:)
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