In un mondo che da almeno cent’anni non crede più in Dio, e dove sono i computer, non gli oracoli, a predire il futuro, il fatalismo romantico si avvicina pericolosamente al misticismo […]
E’ comprensibile, comunque, che immersi come siamo nel caos, tendiamo a stemperare l’ossessiva paura del contingente convincendoci che certe cose ci capitano perché così dev’essere, quindi conferendo intenzionalmente al caos della vita un sostegno e una direzione. Sebbene i dadi possano cadere in gran numero di combinazioni, freneticamente noi redigiamo modelli deterministici, soprattutto volendo credere all’inevitabilità che un giorno ci innamoreremo. Ci illudiamo quindi che l’incontro con chi ci riscatta, oggettivamente accidentale e quindi poco probabile, sia stato pre-scritto in una pergamena che lentamente si spiega…
Cosa c’è dietro a questa tendenza a leggere le cose come parte di un destino? Forse solo il suo opposto, l’ansia della contingenza, il timore che quel po’ di significato che ha la nostra vita derivi soltanto dalle nostre scelte, che non ci sia la pergamena e che ciò che può, o non può, accaderci non abbia nessun significato oltre a quello che noi decidiamo di attribuirgli; in breve, l’ansia che nessun Dio ci dica la nostra storia e quindi assicuri i nostri amori.
Il fatalismo romantico era senza dubbio un mito e un’illusione, ma non c’è nessuna ragione per liquidarlo come una sciocchezza. I miti possono caricarsi di un’importanza che va oltre il loro originario significato, non è necessario credere alle divinità greche per riconoscere che ci trasmettono, riguardo la mente umana, un messaggio vitale. […]
Facendoci scudo del fatalismo romantico, cerchiamo di eludere l’inconcepibile sospetto che il bisogno di amare venga sempre prima del nostro amore per qualcuno in particolare […]
Il mio errore fu confondere il destino ad amare con il destino ad amare una certa persona.
"esercizi d’amore" Alain Botton
23 commenti
Comments feed for this article
20 febbraio 2006 a 21:03
francifra
bello, mi piace!!
bacibà
🙂
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21 febbraio 2006 a 07:15
saganne
è un libro che ho letto e riletto..
ed ogni volta mi ha fatto pensare….
però certo che sopportare un tipo così…:))
poveraccia lei…..
non sei d’accordo?…
due p…
ma le sue riflessioni….uniche..
ciao
un bacione.
:))
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21 febbraio 2006 a 11:37
lo_struzzo_nero
un bacione…
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21 febbraio 2006 a 15:25
bySoleLuna
Io l’ho trovato ironico, un pò triste e estremamente lucido. “due p…” ? E’ così per certi versi perché lui si racconta, e col senno di poi, e in modo del tutto disincantato, a tratti quasi cinico…ma col senno di poi chi non lo è almeno un pò? Questo pezzo è delle prime pagine, ho apprezzato molto anche quello sull’idealizzazione, forse lo posterò :)Smack!
Buongiorno struzzino! Finito il week end lungo? 😉
Ciao fracifra 🙂
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21 febbraio 2006 a 22:57
loftus
Carissima Sole Luna indovina perchè da eterno romantico mi trovo sempre fuori fase in questo mondo????
Salutoni
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22 febbraio 2006 a 00:08
NickNock
L’eterno dubbio…
Ci si innamora della persona o dell’innamoramento??
E se ci si innamorasse… di entrambi???
🙂
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22 febbraio 2006 a 01:04
Agohya
Devo dire che io sono un po’ più stupido di voi! L’ho dovuto rileggere quattro volte! Non credo al destino. Non credo a pergamene. Credo che tutto si formi nell’attimo delle scelte. Ogni volta, scegliendo, alteriamo l’universo in direzioni che non conosciamo. E che chiamiamo caos. Il caos è solo, in fondo, il frutto della nostra ignoranza. Il destino non è stato scritto, ma viene scritto al presente in continuazione. Scritto e riscritto continuamente, adesso. Ogni nostro atto, anche le parole che sto faticosamente componendo, alterano il destino dell’universo. Se avessi scritto mondo l’universo sarebbe stato diverso. Ma oddio io ho scritto “mondo”!! Ma l’ho scritto dopo universo. E se non lo avessi scritto come sarebbe stato l’universo? Mi sto perdendo! Non voglio far perdere anche voi. Un bacio samy, mi piace questo post. Non ho letto il libro ma lo leggerò. mauro
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22 febbraio 2006 a 08:20
saganne
aspetta…samy…:))
preciso solo una cosa…il due p. così si riferisce a cosa ho pensato quando ho letto la prima volta la storia..ho pensato che nella realtà un uomo cisì e nelle situazioni che ci racconta dovrebbe essere “palloso” da sopportare…le riflessioni, tanto di cappello…
ma pensa a Cloe!!..dio stanto…poverina!..sopportarlo in certe situazioni….da suicidarsi!…mi fece ammazzare dalle risate la colazione con la storia delle marmellate..e tante altre…
è questione di gusti….certo….
ma io una donna così penso che la strozzerei nel sonno…era solo questo che volevo dire con il mio ” due p….”
:))
mauro…leggilo…è interessante…molto..come dicevo sopra l’ho letto diverse volete..
ed ogni volta ho trovato nuovi spunti per riflettere sui casi della vita..
il pezzo proposto da Samy si incastona ovviamente in un contesto..
lui non dichiara categoricamente che sia solo il destino e adre le carte..se lo chiede..
e le sue domande onestamente fanno pensare…molto..si..
ciao.
scusatemi..
:))
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22 febbraio 2006 a 11:55
reachis
Un pò complicato!! penso che a volte l’abbandono e il lasciarsi trasportare da un “barlume di occhi ” possa essere semplicemente romantico e un pochino …solo un pochino..fatalista!!
salutoni
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22 febbraio 2006 a 16:08
Fantedicuori67
Ciao Samy!
Sono fatalista, credo nel destino in tutte le sue più ampie e strette forme. E credo inoltre che il disegno divino (che lo crediamo o no) è dentro il nostro “Dna dell’anima” (brutta come definizione) e non possiamo più di tanto smuoverlo.
Stai bene?
Io sto bene e mi sono un pò ripreso da una settimana di “terrificanti” impegni.
Bacioni!!!
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22 febbraio 2006 a 18:39
bySoleLuna
Loftus…strada facendo forse imparerai a gestire quello sfasamento…ma mi raccomando, non alzare un muro troppo alto;)
Nick dici bene…in fondo per innamorarsi bisogna in qualche modo essere nel posto giusto al momento giusto, essere ben “disposti” ma ritrovarsi davanti anche la persona che può fare scattare la molla.
Mauro e Max, due mondi opposti…io non mi rassegno a credere al destino anche se a volte sono fortemente tentata, tentata di pensare “doveva andare così…”, insomma una forma di consolazione forse… ma non voglio crederci perché altrimenti se tutto fosse già scritto in quella pergamena noi saremmo solo burattini.
Infatti Saganne, è solo un pezzo…quello della marmellata lo ricordo bene ed ho sorriso anch’io…e in quelle righe c’è quella “lucidità” di cui parlavo,lui descrive bene i meccanismi psicologici di certi atteggiamenti.
reachis, anch’io a volte mi aggrappo al fatalismo, quando supero una certa soglia…:)
Buona serata a tutti! 🙂
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22 febbraio 2006 a 22:02
Nuvolavola
ti consiglio “di cosa parliamo quando parliamo d’amore” di Carver..
per me nessuna fatalità, il destino ci pone d’innanzi a delle occasioni, delle strade da percorrere.. poi, il resto, sta solo a noi ;O)
bacio
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22 febbraio 2006 a 22:20
Nuvolavola
mi hai fatto ricordare una frase. te la lascio qui..
“E l’amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno. Finse di morire per un giorno, e di rifiorire alla sera, senza leggi da rispettare. Si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva. Fuggì senza allontanarsi, ritornò senza essere partito, il tempo moriva e lui restava”..
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22 febbraio 2006 a 22:28
NickNock
In un libro F. Alberoni scriveva che quando siamo pronti, ci innamoriamo; più o meno del/la primo/a che passa in quel momento.
Leggendo quella frase… ho smesso di leggerlo 🙂
Rigiro la tua frase e mi domando… quanti amori fantastici ci sono passati davanti e scivolati via, perchè noi non eravamo pronti a coglierli?
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22 febbraio 2006 a 22:37
Nuvolavola
Nick, tu pensa io allora, che Alberoni (e quella z.. di sua moglie Rosa Giannetta) li avevo come docenti all’Uni.. 😀
accantoniamo per un momento l’innamorarsi di una persona o dell’amore. pensiamo a questo invece: quando siamo disposti a fare, e a dare, in amore? perchè spesso anziché amare riflettiamo soltanto nell’altro i nostri desideri e lo investiamo di aspettative? ecco, forse questo é un punto su cui riflettere. poichè, più andiamo avanti con l’età, più diventiamo esigenti ed intransigenti. dimenticando che l’amore non é chiedere ma accettare l’altro per come é, con tutte le sue diversità..
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22 febbraio 2006 a 22:49
bySoleLuna
Può capitare Nick se seguiamo questo filo…ma “tanti” dubito, se mi dici fantastici poi! Dai su, altrimenti mi prende male ;)Cmq sì, credo che si possa incontrare la persona giusta al momento sbagliato.
Nuvola apri l’altra parentesi che tenevo da parte…un altro “pezzo” del libro che mi ha catturata e che devo postare 😉
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22 febbraio 2006 a 22:54
bySoleLuna
P.s: Ogni consiglio di lettura è sempre ben accetto, grazie! 🙂
Mai letto Alberoni :O
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23 febbraio 2006 a 02:28
saganne
non so se un amore fantastico lo sia davvero se non siamo pronti a coglierlo..
penso sempre che un amore vada vissuto..
se non siamo pronti…non credo vi sia amore..
mi sbaglierò..ma credo sia così….
:))
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25 febbraio 2006 a 15:09
principedellemosche
Non sono per nulla romantico.
Ma sò che amo.
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26 febbraio 2006 a 21:13
bySoleLuna
beh principe, che dire? Mi piace la tua affermazione 😉
Saganne non tutti gli amori sono fantastici anche quando siamo pronti…
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26 febbraio 2006 a 22:01
leggimi
pronti o non pronti, quando capita, si è pronti..
sembra una sciocchezza..
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26 febbraio 2006 a 22:25
Plillina
Che post interessanti Sam….me li ho riletti già un paio di volte e ancora non mi decido a prendere posizione…
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26 febbraio 2006 a 23:11
cabiria55
Il destino ci presenta dei sentieri percorribili…a noi la scelta su quale andare e quale far diventare strada!ciao
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